Politica
21 Giugno 2015
Forza Italia contro il bando per il nuovo direttore generale: “Profili di illegittimità". Tagliani risponde: "Tutto regolare"

Bando per direttore Holding: “Balletto inammissibile”

di Redazione | 5 min

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forza italiadi Francesco Altavilla

“Preoccupati” e “pronti ad andare fino in fondo”. Sono queste le prime battute dei consiglieri comunali di Forza Italia, riuniti in conferenza stampa nella mattina di ieri, sabato 20 giugno, per annunciare le prossime iniziative in merito alla nomina del nuovo direttore generale della holding “Ferrara Servizi”, controllata al 100% dal Comune di Ferrara. Una nomina che, secondo Vittorio Anselmi, capogruppo di Fi, “presenta profili di illegittimità” già dal testo del bando pubblicato sul sito della holding stessa. “Nel testo presente sul sito di Ferrara Servizi sono infatti richiesti tra i requisiti il diploma di scuola media superiore e tre anni di esperienza, secondo quanto disposto dal D.L 165/2001 e ribadito nel regolamento del Comune di Ferrara i requisiti minimi sono invece l’ottenimento della laurea specialistica o magistrale e cinque anni di precedenti esperienze lavorative analoghe”, precisa Anselmi.

La vicenda di Ferrara Servizi è in realtà precedente, circa un anno fa infatti, venne affiancato al dottor Francesco Badia, nuovo amministratore unico della holding, Paolo Paramucchi nominato direttore generale ad interim e predecessore di Badia. “Proprio il sindaco Tagliani aveva definito la nomina del direttore generale come temporanea e provvisoria, salvo smentirsi indicendo questo bando”, aggiunge Matteo Fornasini, che prosegue sostenendo che “la figura del direttore generale non è prevista dallo statuto della holding Ferrara Servizi, andando a sovrapporsi nelle attribuzioni e nelle funzioni a quella dell’amministratore unico”.

Alla luce di quanto svelato intorno al balletto delle nomine della holding, il gruppo consiliare di Forza Italia ha redatto un Ordine del Giorno che verrà discusso nella seduta del Consiglio Comunale prevista per lunedì 29 giugno, ultimo giorno utile per la presentazione delle manifestazioni di interesse dei candidati al bando. Nel documento redatto il gruppo chiederà al sindaco Tagliani di verificare se durante quest’anno di “affiancamento” a Paolo Paramucchi l’amministratore Francesco Badia abbia acquisito le competenze necessarie per guidare autonomamente la holding, in caso contrario individuare una figura capace di ricoprire il ruolo di amministratore unico. Inoltre i consiglieri di Forza Italia chiederanno la sospensione di ogni iniziativa di individuazione di un nuovo direttore generale, “per risparmiare alla cittadinanza gli oneri economici legati al compenso di questa figura (80 mila euro lordi all’anno di compenso previsti, ndr.)”.

Come detto in apertura, i consiglieri di Forza Italia sono disposti ad “andare fino in fondo”, ribadisce Anselmi, che non esclude la possibilità di “interpellare la Corte dei Conti e l’Autorità nazionale anticorruzione in merito al bando e alla sua formulazione”. Il capogruppo di Forza Italia chiederà proprio in Consiglio comunale “spiegazioni al sindaco, perché siamo stufi di essere presi in giro, dopo che avevamo aperto una linea di credito all’amministrazione con la nomina di Francesco Badia e la soluzione temporanea dell’affiancamento di Paramucchi. C’è bisogno di una discussione vera, per questo chiederemo che Tagliani risponda alle nostre domande e non si limiti al solito intervento conclusivo che non lascia spazio alle repliche”, ha concluso Anselmi.

Risposta che da Tagliani arriva a stretto giro di posta: “A seguito della Vostra interpellanza – dice il primo cittadino – ho provveduto innanzitutto a verificare se le procedure e i criteri adottati per le selezioni cui fate riferimento corrispondessero o meno a quanto prescritto dalle norme. Nel corso di questa verifica, si è rivelato di particolare utilità un documento elaborato dal Gruppo Parlamentare alla Camera dei Deputati di Forza Italia, che contiene una sintesi, commentata in modo sintetico ma esaustivo, del D.L. 90/2014, evidentemente ad uso delle Amministrazioni Locali rette da maggioranze di centro-destra. La lettura di questo documento mi ha confortato in ordine al fatto che le norme siano state rispettate. Per venire ai Vostri quesiti, devo innanzitutto ricordare che Asp e Holding Ferrara Servizi – per quanto entrambe a controllo pubblico – sono soggetti tra loro assolutamente diversi: l’uno un ente di diritto pubblico, l’altro una società di capitali di diritto privato; l’uno con competenze in ordine all’erogazione di servizi sociali, l’altro con finalità di controllo e di indirizzo sulle partecipazioni societarie del Comune. E’ evidente che alla diversità tra i due enti non possa che corrispondere un’analoga diversità nelle caratteristiche che si richiedono a coloro che si candidano a dirigerli, e pertanto non mi provoca alcuna meraviglia constatare che chi ha la responsabilità e la competenza esclusiva di determinare quelle caratteristiche (cioè gli organi amministrativi dei due enti) abbiano proceduto sulla base di autonome valutazioni e siano pervenuti ad autonomi risultati. Per quanto attiene, in particolare, ad Holding Ferrara Servizi, prendo atto che l’Amministratore ha ritenuto di dover continuare ad avvalersi di un Direttore generale. Sono certo di non compiere alcun indebito atto di ingerenza in quelle che sono le decisioni che gli competono in via esclusiva, se affermo che la scelta mi sembra avveduta e prudente: in considerazione del fatto che Holding Ferrara Servizi, sin da pochi mesi dopo la sua costituzione, ha previsto nella propria pianta organica la figura del Direttore generale, in ragione della mole di lavoro e della delicatezza e complessità dei compiti che alla Società sono stati via via affidati. Aggiungo che tali compiti sono stati sino ad oggi svolti con puntualità e precisione, in coerenza con i disegni strategici dell’Amministrazione, e conseguendo obiettivi di riduzione di spesa, contenimento tariffario per i servizi svolti dalle diverse società controllate, razionalizzazione dei meccanismi di controllo interno e riduzione significativa, grazie anche all’istituzione del Direttore generale, nel numero complessivo dei dirigenti delle società controllate. A maggior ragione, gli scenari futuri, e gli obiettivi strategici che l’Amministrazione – dopo il doveroso confronto in Consiglio comunale – imporrà alla Società, confortano nella giustezza di questa scelta. Per quanto riguarda il Rag. Paramucchi, a prescindere da quale sarà l’esito della selezione, credo sia difficile per chiunque contestare i risultati che sino ad oggi sono stati conseguiti con il suo contributo. Naturalmente, qualora i componenti del gruppo consiliare di Forza Italia fossero a conoscenza di persone in possesso delle caratteristiche richieste e che siano in grado di vantare dimostrabili risultati nell’ambito della gestione di Holding pubbliche, possono sempre invitarli a partecipare alla selezione”.

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